Evviva! La “è” entra fra le associazioni protagoniste del network Cultura è Salute e ne sottoscrive il Manifesto:
“La cultura e la partecipazione alle sue attività, che studi accreditati hanno dimostrato avere effetti benefici sulla salute e sulle prospettive di vita, è un potente alleato nella cura e nella riabilitazione.
Promuovere e valorizzare la pratica culturale, favorire la fruizione di cultura negli ospedali e nelle strutture psico-socio-sanitarie per i pazienti, per il personale medico e per tutti i professionisti della salute; fare in modo che attività e iniziative, in cui le Arti si innestino in processi di cura e riabilitazione, proliferino, si diffondano, siano conosciute, supportate sia a livello pubblico che privato: tutto ciò significa condividere non solo il dettato della carta costituzionale, in base al quale la salute è un diritto e in quanto tale bisognoso delle politiche necessarie a garantirlo, ma anche aderire alla promozione della salute, intesa come risorsa della vita quotidiana, che mette in valore le capacità fisiche, sociali e individuali.
Così, la promozione della salute non è legata soltanto al settore sanitario, ma mira al benessere, che è concetto squisitamente culturale.
Il progetto Cultura è Salute ha qui, in questo ragionamento, la sua ragione di esistere.
Cultura è Salute guarda in prospettiva ad una società in cui l’uomo sia in armonia con se stesso e con l’ambiente, in cui i cittadini siano i primi a trarre benefici dal patrimonio culturale, a contribuire al suo arricchimento e a mettere in atto tutte quelle azioni che ne migliorino l’accesso, soprattutto da parte dei giovani e delle persone svantaggiate, in modo che si aumenti la consapevolezza del valore di tale patrimonio/eredità, se ne colgano la necessità di conservarlo e i benefici che ne derivano [Convenzione di Faro].”